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Lunardon Rino e Olga

60° anniversario



Due nostri conosciuti “campeggiatori” festeggiano i 60 anni di matrimonio, Olga e Rino Lunardon.
Leggiamo la loro storia.

“Ho cominciato a fare campeggio 65 anni fa, con la tenda, dal mare alla montagna, quando si faceva campeggio libero con il Gruppo della Montagna di Bassano del Grappa. In quei tempi si andava a Moso e a Sesto di Pusteria, non c'era il campeggio e il proprietario del terreno passava ogni mattina a riscuotere le cento lire per tenda; gli si diceva di aprire un bel campeggio e lui rispondeva che per aprirlo avrebbe dovuto cedere il terreno ad un italiano; il figlio ci è riuscito, con l'aiuto di amici italiani, ed ora è un campeggio di montagna tra i più attrezzati. Venduta la tenda abbiamo acquistato, a rate, una bella roulotte da Adami di Limena. Con questa si girava molto più facilmente. Abbiamo consumato più auto: le Fiat 1500 e 125 e l'Alfa

Romeo Giulietta. Su e giù, dalla montagna al mare e viceversa, come penso abbiamo fatto tutti noi amanti della vita all'aperto. Ricordo quando si andava al mare con i cinque nipoti e mi piaceva perché ci facevano sentire giovani. Quanti panini al mattino! Ci siamo divertiti per tanti anni. Un bel giorno, facendo quattro passi a Bassano con due nipotini, siamo passati davanti un concessionario di auto e li c'era un camper in vendita. Ai nipotini è piaciuto subito e dicevano "nonno dai, lo compriamo!" . Come potete ben immaginare il nonno per accontentarli lo ha acquistato. È stata una svolta nella nostra vita. Il camper è fatto per viaggiare ed abbiamo iniziato subito. Dopo un piccolo giro di prova a Pasqua ad Alberobello e Gargano ad agosto, con il figlio Franco, la moglie Marilisa e il piccolo Matteo abbiamo fatto il tour della Corsica. Lo abbiamo fatto in senso antiorario, così in quelle strade strette ci siamo trovati dal lato degli strapiombi sul mare e, per ben due volte, mia moglie Olga è scesa dal camper dalla paura ed il clacson del camper è caldo ancor oggi da quanto ho suonato. Ma è stato un bel battesimo tant'è che l'anno successivo, con lo stesso equipaggio, siamo andati a Capo Nord. Siamo partiti a pieno carico, sfruttando ogni centimetro di spazio e con una bella scorta di valute estere, non c'era l'euro! Il programma di viaggio è stato più volte modificato in base alle condizioni meteorologiche. È stato anche il viaggio dei traghetti, ne abbiamo presi molti e proprio allo sbarco sull'isola di Capo Nord sono incappato in un controllo della polizia norvegese: l'alcol-test. È stata una vergogna risultare positivo a causa di mezza birra bevuta durante il pasto e ci hanno tenuti fermi per una mezz'ora poi hanno chiesto al comandante :- cosa facciamo con questo italiano? E lui sconsolato :- lasciatelo andare! (forse sapeva che un veneto non può avere il tasso alcolico a 0). Arrivato alla meta mi sono rilassato all'interno della sfera osservando l’oceano al tramonto. C'è tanto da raccontare.... i panorami che cambiavano dopo ogni curva, tante cascate, tanti fiordi, le case rosse dei pescatori con la luce esterna sempre accesa e le isole Lofoten. Nel paese di A” siamo andati al museo del baccalà. All'interno la guida stava intrattenendo una quindicina di persone ma quando ci ha sentito parlare italiano ha lasciato la comitiva per venirci incontro e chiedere subito da dove venivamo. Venezia/Vicenza/Bassano del Grappa .. ah! conosco! .. perché io vengo sempre a Sandrigo per la festa del baccalà. Com'è piccolo il mondo. Il nuovo amico ci ha poi aiutato a preparare una cassa di legno con 20 kg di baccalà che abbiamo portato a casa. Quante cose ci sarebbero da raccontare di questa bellissima Norvegia, così come per l'Irlanda, la Scozia, la Cornovaglia, la Danimarca, l'Olanda, la Loira e Bretagna, Portogallo, Parigi e Mont Saint-Michel dove, per festeggiare il nostro anniversario dei 50 anni, siamo andati con tutti i figli e nipoti noleggiando altri due camper. E la nostra Italia che ha sempre un paesino da offrire o un borgo da riscoprire, la Sicilia, la Calabria, la Sardegna, conosciuti grazie ad amici di viaggio e ai club con i quali ho "camminato": Club Vicenza, Palladio, MotoCaravan Club d'Italia, e con il Club Amici del Camper I Girasoli con il quale spero rimanere socio ancora per parecchi anni.

Un matrimonio in viaggio, con un buon mezzo che non mi ha mai lasciato a piedi e che mi ha dato tante soddisfazioni ma soprattutto con una Compagna che ha condiviso questa passione con amore, mia moglie Olga, con la quale spero di vivere ancora tanti anni assieme perché ............c'è sempre un raduno che ci aspetta!”